Le Tradizioni

Festività patronali

Descrizione

La Patrona di Balestrate si festeggia il 15 Settembre.
La devozione al culto di Maria Vergine Addolorata ebbe la sua origine e diffusione sul finire del secolo XI. Il riferimento principale che la storia prende come punto di partenza di tale venerazione, sono i cinque gaudi e cinque dolori di Maria, quest'ultimi simboleggiati da cinque spade per le cinque piaghe della Vergine; tale nesso fu dato dal passo del vangelo di San Luca: «anche a te una spada trapasserà l'anima». Nel 1236 i cinque gaudi e cinque dolori di Maria divennero sette, come documentato dal poema Virgo Templum Trinitatis del cancelliere Filippo di Grevè. La Vergine Addolorata è la patrona di Balestrate. Il suo culto, particolarmente sentito dal popolo balestratese, risale alla fine del XVIII secolo, quando Don Paolino Gesugrande, con richiesta al Vescovo di Mazara, la elevò a protettrice della chiesetta Sant'Anna appena costruita.
(Tratto dal libro "Mater dolorosa. Patrona del popolo di Balestrate". Di Enza Agrusa, editore Biblioteca parrocchiale Vincenzo Evola)

Ogni anno, per il 29 Giugno, i pescatori organizzano una festa, con manifestazione canora, degustazione di pesce fritto, giochi a mare ed una caratteristica e suggestiva processione del Santo, che si snoda per le vie del paese al crepuscolo.
La vara, e una barca, ornata a festa, tirata da corde dagli stessi pescatori, che indossano i caratteristici pantaloni blu e maglietta a righe, che si alternano alle funi osannando il santo; la serata si conclude con giochi d' artificio sull'acqua.

San Giuseppe, santo protettore dei falegnami e una tipica ricorrenza della tradizione popolare di Balestrate ed in molte famiglie, ogni anno, si costruiscono gli altari in onore del Santo. L'allestimento degli altari posti lungo una parete della stanza e la preparazione della mensa al centro di essa costituiscono di solito lo scioglimento di un voto fatto durante l'anno dalla famiglia a seguito di una grazia ricevuta.
L' altare è costituito da una ricca coperta appesa ad una parete adorna di angeli, festoni, nastri e fiori che fanno da cornice al quadro di San Giuseppe. Davanti alla coperta diversi
ripiani, rivestiti di bianche tovaglie, accolgono vasi ricolmi di fiori, candelabri e
preziosi oggetti offerti in uso dal vicinato. Nel centro della stanza un tavolo coperto
da una preziosa tovaglia viene riempito di altri oggetti preziosi mescolati ad ogni ben
di Dio in fatto di pietanze, primizie e ogni tipo di frutta nostrana ed esotica.
Lungo le altre pareti altri tavoli sono ricolmi di arance, limoni e, soprattutto, di pane di ogni foggia che saranno distribuiti dai padroni di casa a migliaia di persone che
faranno la tradizionale visita girando attorno al tavolo centrale gridando le lodi del
Santo e della Sacra Famiglia.
Le visite avvengono la sera della vigilia dopo che L'Arciprete, a conclusione dei vespri solenni, si reca a benedire gli altari e vengono accesi i falò nei quadrivi vicini alla casa ove è stato fatto un altare.
L'indomani, giorno di San Giuseppe, alla fine della messa solenne di mezzogiorno, tre poveri, rappresentanti i membri della sacra famiglia, siedono attorno al tavolo di ogni altare per mangiare le pietanze preparate per loro. Nel pomeriggio, dopo la messa delle 17,30, inizia la processione che porta in giro per le vie del paese la "vara" di S. Giuseppe. Concludono i festeggiamenti i giochi pirotecnici sull'acqua.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2024, 12:35

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